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Tommaso
Panichi

Artista

Da Milano a Pietrasanta

Tommaso Panichi (nato nel 1997, Milano) è un artista italiano, milanese di nascita e versiliese d’adozione. Fin da bambino la sua acuta sensibilità l’ha condotto a un’attenta ricerca della bellezza, e verso il desiderio di sperimentare e applicarsi in campo artistico, complice l’educazione famigliare che lo ha spinto sin dalla tenera età ad ammirare chiese e basiliche, frequentare musei e gallerie d’arte. 

Con il trasferimento della famiglia a Marina di Pietrasanta, a quattordici anni ha iniziato a frequentare l’Istituto d’Arte Stagio Stagi di Pietrasanta, naturale approdo per i suoi interessi che gli ha permesso di crescere artisticamente e di iniziare un percorso d’arte secondo le sue convinzioni e necessità. 

Quando dipingo mi sento esatto

In questa frase di Tommaso si comprende ciò che vive attraverso l’arte. Acquerelli, acrilici, tele, tessuti e materiali per scultura, tutto è per lui forma e materia per dare vita alla propria espressione personale. E sempre, su tutto, il desiderio di raccontare qualcosa attraverso le sue visioni: “Per me dipingere è come raccontare una fiaba”. 

Caratteristica dei suoi lavori è la ricerca immediata e spontanea di un evento reale della propria vita che viene poi tradotto in un linguaggio astratto, colorato e di forte impatto emotivo.
Con occhio attento si scorge sempre un preciso schema, la frequentazione di certi elementi fatti di segni forti, veloci e decisi, che riempiono la superficie, come fossero parole, caratteri grafici che prendono forma e conquistano lo spazio della tela. 

Nell’osservare i suoi lavori, lo spettatore è piacevolmente condotto verso una libertà e spontaneità di associazione e immaginazione, portato a riconoscere sia temi universali sia momenti di vita personale interpretati dall’artista in maniera non convenzionale. 

Di grande importanza sono i titoli che accompagnano i suoi lavori che l’artista, didascalie di un album di panorami emotivi. Con essi è possibile non solo riconoscere la spiccata ironia dell’artista, ma ritrovare una certa continuità nella sua produzione e personale ricerca. Intestazioni come “Il Sole tramonta sul mare”, “Tonfano d’estate quando c’è il mercato e non si trova parcheggio”, “I pini della Versiliana” suggeriscono il forte legame che Tommaso possiede con la sua terra di residenza e l’ironia che riesce a leggere in questi luoghi. Altri temi ricorrenti sono la natura, i cavalli, episodi della sua vita quotidiana. 

La passione per i gialli televisivi è arrivata potente nei suoi lavori con tele dai titoli ironici quali “Montalbano”, “Delitti in Paradiso”, “Un giallo alla televisione”, opere che rispecchiamo appieno la sua visione del mondo, fatti scomodi o drammatici vengono narrati con distacco e originalità e le emozioni più forti si stemperano, ricomponendosi e riarmonizzandosi  in uno scenario immaginifico variopinto e stimolante. 

Tommaso è autistico la sua sensibilità agita i suoi pensieri e le sue emozioni che si esprimono e si ricompongono nella sua arte. Avvicinarsi alle opere di Tommaso Panichi significa accettare implicitamente un gioco: abbandonare i preconcetti legati al mondo dell’arte e trovarsi inaspettatamente immersi in un universo parallelo fatto di libertà e spontaneità. 

Vedere il mondo con gli occhi di Tommaso può essere un dono per tutti. 

Testo di Margherita Picco

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